Storia di un
fiore e una farfalla
di Mirella De Cortes
Il soffio muto della tua
anima
ti faceva compagnia
svaniva il tuo grido d’aiuto
sotto le foglie del silenzio,
come l’allegria di un tempo.
Stavi là, fiore indolenzito
nato per sbaglio in una terra di nessuno,
ogni giorno, un vivere e morire,
fra le sbarre di una prigione
che chiamavi “casa”,
temendo gli istinti di un uomo,
odiando le sue mani
che toccano, segnano, feriscono.
Eppure,
hai rubato la forza del vento,
le tue parole, respirate a fatica,
d’un tratto diventavano… ali
e tu, fiore calpestato,
diventavi farfalla.
Farfalla coraggiosa,
avevi ali di passione e di parole,
ali di lacrime e paura,
ali di coraggio e di speranza.
Ali, per sfidare il sole, e volare via.
Lontano da quelle mani, da quella casa, da quel dolore.
Via lontano.
E ora sai
che i fiori, se imparano a volare,
diventano farfalle.