Termina l'anno
scolastico
di Vittorio Falchi
La scuola è finita
la vita riprende
l’estate ci attende
lontani dall’aula, da gesso e lavagna.
Eppure adesso, che bello
neppure un bidello si lagna.
Andremo in campagna
nei boschi chiassosi.
ombrosi,
maestosi.
Chissà che avventure
tra rupi e dirupi scoscesi.
Con gruppi di altri bambini
in mezzo a viluppi di sterpi
andremo in cerca di serpi
di verdi ramarri,
di nidi di tordi
ingordi di fichi
di merli che mangian lombrichi.
Maestre, maestre venite con noi
anche voi.
Bagnatevi i piedi
nell’acqua spumante
del rivo balzante da forre nascoste
che corre giulivo tra coste e pianori
insieme cantando con greggi e pastori
guizzando tra i faggi, giocando
coi raggi del sol mattiniero.
Evviva è davvero finita la scuola,
andremo in vacanza, si parte, si vola.
Adesso si va
e poi a settembre chissà
faremo da bravi, promesso, promesso
ma adesso, permesso
staremo lontani dal gesso.
Addio maestre dolci ed amiche
vogliamo sciamare come formiche,
corriamo liberi per ogni verso
come gli uccelli nel cielo terso.
6 maggio 1979