Tutto
si sfredda
Da dove proviene
quest'aria inchiodata,
e fin dove arriva
la mia irrequietezza?
Dorme sul dorso d'un gatto
il fiuto randagio
di questa salvezza.
- Ordina il primo,
intanto che scelgo i contorni
-
Privo del buio
potrei sempre odiarmi in eterno,
senza lasciare in sospeso
neppure un insulto
a questa mia faccia di luna,
che gioca la vita
come se fosse fortuna.
- Sapessi che scandalo,
il figlio di Franco,
neppure un biglietto d'addio,
e tutto quel sangue sul letto -
Metà dei racconti
parlavano solo di sogni,
e quelli si sono disciolti
cadendo dai palmi distesi,
il resto sapeva di vuoto,
sentore d'autunno,
se appena allungavi il respiro
tanto da uscire sul mondo.
- Eppure, sembrava felice,
se solo l'avessi potuto intuire.
Magari, sarebbe
oppure,
che so,
ma si, dai, passami il sale,
e pensiamo a mangiare,
ch'è tardi
e tutto si sfredda -.
Andrea Chessa
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