Una fermata vuota
d’agosto
di Nunzio Buono
Una carezza
sul vento che è passato
in una fermata vuota d’agosto
una foglia sull’autunno
ancora appeso agli occhi
come goccia nell’umido ginepro
che al raggio di luce brilla
e dopo la tempesta il sereno
si addolcisce nella quiete
di un dondolare fiero, così
non caduto al gioco
mi ritrovo ancora
all’orizzonte da venire
e inventarmi giorno
senza tasche da svuotare
e notti sulle dita
a versare inchiostro
fin quando ci sarà
strada
oltre il vuoto da colmare
ci saranno passi;
i miei
a consumare il tempo.