GEPPE E GLI ALTRI. STORIA DI VITA DI UN COMANDANTE PARTIGIANO SARDO


STORIA DI VITA PARTIGIANA. Geppe e gli altri è la storia di vita del comandante partigiano sardo, Nino Garau, raccontata in un film. L’opera è stata autoprodotta nel 2012 dall’Istituto sardo per la storia della Resistenza e dal Laboratorio di Etnografia Visiva dell’Università di Cagliari senza alcun finanziamento pubblico.
MEMORIA STRAORDINARIA. Nino Garau, l’89enne comandante della Brigata partigiana “Aldo Casalgrandi” operativa durante la Resistenza nel Modenese, ricostruisce per la prima volta la sua esperienza di lotta dall’8 Settembre 1943 alla Liberazione attraverso il mezzo cinematografico. L’iniziativa vede la luce dopo 67 anni di silenzio. Un silenzio, voluto dal partigiano, riflesso di una difficile mediazione con una memoria lucidissima, intricata e straordinaria. Frutto di un anno di riprese per 21 ore di girato, il film ripercorre i mesi dall’armistizio di Cassibile sino al 1945 restituendo la testimonianza diretta di un protagonista.
IL VALORE ETICO DI UNA SCELTA. La formazione della brigata partigiana, le azioni di resistenza, la prigionia in mano dei tedeschi, la liberazione del paese di Spilamberto (MO) e il ritorno a Cagliari, sono alcuni dei passaggi centrali della storia. Attraverso il metodo dell’intervista, Geppe e gli altri riporta un grande patrimonio di ricordi personali del partigiano, non tralasciando la riflessione sul valore etico e politico della scelta di un’intera comunità.
Gli autori del film sono Francesco Bachis (che ha curato anche la regia), Giuseppe Caboni, Francesco Capuzzi, Walter Falgio, e Laura Stochino, aiuto regia. L’opera si avvale della consulenza storica di Gian Giacomo Ortu e degli stessi Falgio e Caboni.
ANTONIO NINO GARAU, già Segretario generale del Consiglio regionale della Sardegna, è stato decorato al Valore militare. Nato a Cagliari nel 1923, vive in città. Allievo ufficiale dell’Accademia aeronautica di Caserta, dopo la Resistenza si laurea in Giurisprudenza. È cittadino onorario del Comune di Spilamberto, in provincia di Modena, dove ha ricevuto le chiavi della città. È stato membro effettivo del Consiglio superiore della Pubblica Amministrazione ed è stato insignito dal presidente del Coni della Stella d’argento al Merito Sportivo, dopo aver ricoperto incarichi dirigenziali nella Federazione italiana pallacanestro. Geppe era Il suo nome di battaglia durante la guerra partigiana.