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LA SCOMPARSA A ROMA DEL
PITTORE SASSARESE NINO DORE
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E’ scomparso
a Roma, dove si era stabilito con la famiglia dal 1970, il pittore sardo
Nino Dore.
Nato a Sassari il 4 dicembre 1932 e diplomato all’Istituto d’Arte
cittadino -aveva avuto come maestri i grandi artisti Filippo Figari, Stanis
Dessy ed Eugenio Tavolara- si dedica inizialmente all’insegnamento
(Scuola Media di Lanusei) e all’impegno nei movimenti d’avanguardia
artistica sarda degli anni Cinquanta. Nel 1953 partecipa alla VIII^ Quadriennale
romana; seguono frequenti mostre nell’Isola e nel 1960, grazie ad
una borsa di studio del Governo francese, si trasferisce a Parigi ed inizia
un significativo periodo formativo “da cui ricava un totale dominio
formale inteso come mezzo per l’espressione dell’interiorità”.
Dopo la preziosa esperienza parigina, dove frequenta anche corsi d’incisione
dell’Atelier 17 de l’Academie Ranson diretti da Hayter, è
insegnante di Disegno dal Vero e di Decorazione Pittorica all’Istituto
d’Arte di Sassari fino al trasferimento nella Capitale. Negli anni
Ottanta coniuga “l’impeto esistenziale con il rigore della
pittura tedesca” e a Roma fa parte, prima, del gruppo artistico
di “Spazio Alternativo” e successivamente a quello collegato
alla galleria “L’Ariete”. Nino Dore, figura rappresentativa
nell’arte figurativa sarda, ha tenuto mostre a Sassari, Cagliari,
Nuoro, Olbia, Quartu, Roma, Parigi, Kornwesteim, Morges, Bellinzona, Cairo
e nel 2010 al Palazzo della Frumentaria: ritorno simbolico ed omaggio
alla città in cui tutto era iniziato.
(13-03-2013)
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