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//////////////////////////// Tempio Pausania – Concorso Letterario
“Giulio Cossu” //////////////////////////// L’evento comprendeva: la sezione di Poesia in Gallurese, quella di Narrativa in Italiano, una sezione Saggistica, quella di Poesia in Italiano ed infine la sezione di Narrativa in Gallurese. L’apertura è toccata alla giovane danzatrice Patrizia Pitzianti che ha ballato sulle note di Gotye. Tutta la conduzione della serata (magnificamente svolta) è stata affidata alla giornalista TV Daniela Astara (del circuito “5 Stelle”) che ha avuto il compito di condurre e moderare l’intera serata. Dopo i saluti d’obbligo del sindaco Romeo Frediani, dell’assessore alla cultura Roberto Cossu, più il presidente della giuria Giuseppe Spano. Entrati nel vivo della manifestazione, sono stati premiati i componimenti della sezione di Poesia Gallurese che ha visto – a sorpresa – al 1° posto un ex-equo con ben tre poesie: “L’òltu” di Mariella Manconi Caccia di Merate (Lecco), “Lu cumandu di la passona” di Domenico Aurelio Columbano di Arzachena e “Sei canti di tristura” di Andrea Muzzeddu di Tempio. Al 2° posto con “Chissa òlta a Sa Petra Bianca” si è piazzata ancora Mariella Manconi Caccia di Merate (Lecco); mentre al 3° Andrea Columbano di Olbia con la poesia “La puisìa”. Toccante il momento di riflessione con la lettura da parte dell’attrice e regista teatrale Nerina Nieddu, accompagnata al piano da Gabriele Careddu e dalla danza di Patrizia Pitzianti, di una poesia di Nadia Anjuman di Herat (Afganistan) assassinata dal marito per aver pubblicato i suoi componimenti, a cui è seguito un commento di Luigi Agus letto da Antonio Masoni. Per la narrativa in italiano, è risultato vincitore il racconto “La legge non scritta” di Alessandro Cuppini di Bergamo; al 2° posto si è piazzato il racconto “Stanza n. 3, letto 12” di Paolo Aisoni di Aggius; al 3° il racconto “La lettera” di Giovanni Maria Pedrani di Saronno ed al 4° “Vuote confessioni di un’anima perduta” di Maria Maddelena Piana di Sassari. Per la sezione Saggistica, è risultato vincitore il saggio di Michele Tamponi di Tempio “Ipotesi sull’origine dei toponimi Gallura, Galluresi e Limbara”. Nella sezione Poesia in Italiano, è risultato veramente sorprendente e pluripremiato Roberto Mestrone di Volvera (To) che si è aggiudicato il 1° posto cola poesia “Il vecchio e il male”, poi il il 2° posto con la poesia “Il fascino dell’incertezza” e il 3° con la e il 3° con la poesia “Oltre quel muro”, in ex-equo con “Tempi Antichi” di Angela Scampuddu di Oschiri, “Birkenau” di Giusy Fogu di Iglesias e “Sono ombre sparse vacillanti” di Giovanni Bottaro di Molino del Pallone (Bologna), mentre al 4° posto si è piazzata la poesia “Quelli come Quelli come me di Giusy Fogu di Iglesias. La serata è terminata con la premiazione della narrativa in gallurese nella quale è risultata vincitrice la giovane Francesca Ruiu di Telti con il racconto “Li conti di minnannu”. Molto belli gli interventi recitativi di Nerina Nieddu, del cantante-chitarrista Mauro Savigni, del pianista Gabriele Careddu e del cantante Vincenzo Murino. Insomma, la poesia
a 360°, la prosa e la saggistica che ritornano prepotentemente per
occupare gli spazi di loro diritto, ripartono da Tempio sperando che l’idea
continui come hanno promesso organizzatori ed amministratori, ma che l’idea
sia da stimolo anche per altri centri della Sardegna che non devono far
morire le nostre belle pagine culturali, senza chiuderci in esse. |