La Notizia///////////////////////////
///////////////////di Giannetto Lapia

 

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A Bitti, presentato “Pitzinnos Pastores Partigianos”

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Clima invernale con temperatura gelida da tre gradi e con zero gradi percepiti! In questo clima, in meno di mezzora, il salone parrocchiale bittese era stracolmo di persone d’ogni età e d’ogni estrazione sociale. Occupate tutte le sedie ed altrettanti in piedi. L’appuntamento era uno di quelli delle grandi occasioni, dove non si poteva mancare: la presentazione del libro “Pitzinnos Pastores Partigianos”! I giorni antecedenti, i quotidiani regionali, avevano dato grande spazio all’evento, sottolineando l’immane lavoro per questo libro a quattro mani di Piero Cicalò, Pietro Dettori, Salvatore Muravera e Natalino Piras. Moderatore di quest’incontro, uno degli autori, Natalino Piras, attorniato dagli altri autori, ognuno con il suo intervento da diversa angolazione.
In apertura i saluti del sindaco Giuseppe Ciccolini al quale è seguita la presentazione di Bachisio Bandinu che nel volume è autore di un’interessante prefazione: “Il cimitero di un paese”. Con lo sguardo dell’antropologo, Bachisio Bandinu analizza e racconta i motivi che hanno spinto alla ricerca di una storia sconosciuta: quella dei ragazzi-pastori, tutti ventenni, che dopo lo sbandamento dell’8 settembre 1943, si sono ritrovati insieme partigiani, a combattere nella Resistenza, nella lotta di Liberazione dell’Italia ma pure della Sardegna dal nazifascismo.
La storia è pure presente nel cimitero di paese anche con i corpi assenti di questi ragazzi che persero la vita in battaglia. “Paris” è stato il punto trattato da Pietro Dettori per ricordare, puntualizzare e ravvivare la memoria da vivi! Gli scrittori, uno per uno, hanno sottolineato l’impegno dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, associazione che li accomuna, la volontà di riportare a casa almeno i resti di questi giovani vittime ed eroi nello stesso tempo, affinchè i congiunti non piangano più su tombe vuote. Notevole l’intervento di padre Ciriaco Bandinu, missionario in Brasile ed in occasionale visita a Bitti, suo paese natale. Con serena convinzione ha ringraziato ed esaltato gli autori, certo che si porterà dietro il libro, quale legame al suo paese natio ed alla sua storia. Tanti gli interventi anche da parte del pubblico che, pur toccando diversi argomenti, sono stati accomunati dal “grazie” per questa grande opera. “Pitzinnos Pastores Partigianos”, un libro di oltre 500 pagine, frutto di una ricerca durata nel tempo, ricco di fotografie e di tante storie personali, di tanti ventenni strappati alle loro famiglie, portati in luoghi che non conoscevano, per combattere senza conoscerne il motivo e che sono morti senza sapere il perché. Tantissimi morti, pochissimi tornati, ma che, piano piano, per l’eta, non ci sono più. Il libro ha il valore di aver recuperato e conservato la memoria storica da fonti dirette, indirette e tutte verificate. Un libro che non può mancare in ogni casa, ma in particolare in ogni scuola d’ordine e grado. La felice presentazione continuerà in altri paesi della Sardegna ed anche oltre.
03 dicembre 2012