////////////////////////////
Successo a Pavia del Coro Polifonico “Santa Anastasìa”
di Buddusò
per il ricordo della traslazione delle spoglie di sant’Agostino
dalla Sardegna
//////////////////////////////
Il Coro Polifonico “Santa Anastasìa”
di Buddusò (comune oggi in provincia di Olbia-Tempio) è
stato protagonista a Pavia delle due giornate “sarde” promosse
e organizzate dal locale Circolo culturale “Logudoro” a conclusione
dei festeggiamenti per i trenta anni di attività del sodalizio.
Nella mattinata di sabato 25 febbraio, a chiusura della cerimonia solenne
di consegna della collezione dei sette volumi del “Diario Politico”
di Giorgio Asproni da parte della presidenza della Facoltà di Scienze
politiche dell’Università di Cagliari alla Biblioteca della
“gemella” Facoltà di Pavia, nella storica Aula “Foscoliana”
dell’Ateneo pavese il Coro, presentato brevemente dal presidente
del “Logudoro” Gesuino Piga e dall’ assessore alla cultura
del Comune di Buddusò, Antonella Ligios, ha intonato tre canti
di diverso carattere tematico ma di eguale forte impatto emozionale: “Bella
si cheres bennere” (amoroso; testo e musica di Tonino Puddu, Nuoro
1951-2008), “Nanneddu meu” (storico-morale; musica tradizionale,
testo del poeta Peppino Mereu, Tonara 1872 - 1901) e “Deus ti salvet
Maria”(religioso; musica tradizionale, testo del gesuita Bonaventura
Licheri, Neoneli 1734 - 1802).
Bisogna però dire che la presenza del Coro buddusoino a Pavia era
prioritariamente programmata dal “Logudoro” per concorrere
alle celebrazioni che i padri agostiniani della Basilica di San Pietro
in Ciel d’Oro hanno promosso anche quest’anno a fine febbraio
in ricordo della traslazione (avvenuta nell’anno 724) delle spoglie
di sant’Agostino da Cagliari a Pavia.
Ecco quindi il Coro in azione nella splendida Basilica di S. Pietro in
Ciel d’Oro, davanti alla monumentale arca marmorea trecentesca scolpita
dai maestri comacini che custodisce le reliquie del santo (patrono della
Sardegna ma anche co-patrono, con san Siro, della città di Pavia),
nella serata di sabato, a conclusione di una giornata che ha ospitato
nella stessa sede, in mattinata, gli uditori di un convegno sulla traslazione
delle spoglie e, nel pomeriggio, i partecipanti alla visita guidata dal
priore della comunità agostiniana di Pavia, padre Giustino Casciano.
Nell’occasione il Coro, sotto la guida sicura e severa del maestro
Gian Luca Fadda (che è anche competente presentatore), ha eseguito
magnificamente altri brani del proprio repertorio: “Su Ninnieddu”
(musica e testo tradizionale); “Osanna” e “Babbu Soberanu”
(entrambi con musiche di Bobore Nuvoli su testi di don Cabiddu); “Santa
Reparata” (musica di Mario Coloru su testo di Giuseppe Antonio “Peppantoni”
Beccu); “Offertoriu” (musica di Gian Luca Fadda su testo di
Emilio Fenu); non poteva naturalmente mancare il famosissimo “Non
potho reposare” (musica di Giuseppe Rachel, testo di Badore Sini).
La terza “performance” del Coro è stata l’accompagnamento
(con i canti consoni allo scopo) della santa Messa di domenica 26 febbraio,
davanti ai fedeli che gremivano la basilica “agostiniana”.
Abbiamo detto che durante le esibizioni del Coro (presente il presidente
Antonio Canu) la rappresentanza ufficiale del Comune di Buddusò
è stata assicurata dall’ assessore alla cultura Antonella
Ligios (che ha donato al Circolo il gagliardetto del Comune e una bella
pubblicazione con la storia e le immagini del luogo); bisogna aggiungere
che a co-rappresentare meritoriamente e con legittima soddisfazione Buddusò
era anche un emigrato autorevole, il presidente emerito del Circolo e
della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia Filippo Soggiu, buddusoino
doc così come la consorte Giovanna.
(01-03-2012)
|