La Notizia///////////////////
/////////////////di Tonino Bussu

 

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Presentato a Tonara il volume di Benigno Casula “Arregodos de sa gherra de Russia e de sa vida- Edizioni Condaghes

Sabato 19 maggio, nell’ampio e accogliente teatro comunale di Tonara è stato presentato il libro «ARREGODOS DE SA GHERRA DE RUSSIA E DE SA VIDA» dove Benigno Casula, di 91 anni, racconta, in lingua sarda tonarese, la sua partecipazione alla terribile e tragica campagna di Russia dell’armata italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.

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E’ stata una presentazione coinvolgente, ricca di testimonianze su quel periodo storico in Sardegna e in Russia, con la rievocazione di eventi e situazioni che relatori e protagonisti hanno potuto rappresentare con l’abile e attenta regia del giornalista Giovanni Melis che ha condotto la serata rendendola viva e partecipata con grande interesse del numeroso pubblico presente.
E così, dopo il saluto del sindaco Pier Paolo Sau e i relatori Gabriele Casula, Ewnzo Liori, Francesco Cheratzu, Pier Luigi La Croce, Salvatore Locci, Tonino Bussu e Bore Muravera che hanno trattato dell’importanza della memorialistica per capire meglio la grande storia e del contributo che i barbriacini hanno dato durante l’ultimo conflitto mondiale, del ruolo della lingua sarda nella rievocazione di questi tristi e drammatici eventi, si sono alternati al microfono Lucia Sau, che ha trattato della situazione di Tonara durante l’ultima guerra e delle condizioni di vita degli sfollati cagliaritani ospiti di famiglie tonaresi, ha parlato poi Antonio Loche, ultracentenario tonarese residente a Ittiri, che con grande lucidità ha rievocato episodi delle sue esperienze in guerra, ha concluso infine l’autore stesso Benigno Casula che, con grande naturalezza, come se stesse parlando di fatti recenti, ha raccontato altri episodi della sua esperienza durante la tragica campagna di Russia.
E dalle rievocazioni è come se si fossero materializzati, in quella lontana terra in guerra, gli scontri, le stragi, i morti, le crudeltà, la fame, la sete, il freddo rigidissimo, l’umanità ferita nei suoi valori più profondi, le sofferenze dei feriti, dei congelati, dei moribondi abbandonati, la vita grama e di stenti delle famiglie russe, lo smarrimento logistico e morale degli eserciti in ritirata.
La sera è stata allietata prima dai mutos dei cantadores tonaresi Giuanni Sulis, Nino Sau, Franco Floris e Costantino Peddes (che aveva scritto anche un sonetto in merito) che con i loro canti hanno esaltato la figura dell’autore rimarcandone l’impegno civile della sua opera e augurandogli ancora numerosi anni per onorare la sua Tonara con altre opere simili.
Infine vi è stata una vera propria gara poetica tra i cantadores Costantino Casula di Ortueri, Giovanni Mura di Tonara e Davide Peddio di Desulo che hanno trattato dei temi principali del libro, della guerra e della vita quotidiana nei paesi dell’interno dimostrando che gli episodi raccontati nel libro era ormai diventati patrimonio popolare da diffondere attraverso la voce modulata e armoniosa di questi cantadores che ricordano gli antichi aedi che reinterpretavano le grandi produzioni poetiche e letterarie.
I cantadores nei paesi dell’interno hanno un’antica tradizione e con i loro mutos non solo rallegravano le comunità, ma avevano anche un ruolo di formazione e di informazione, trattando argomenti di grande attualità, volgarizzandoli e rendendoli sempre comprensibili dagli ascoltatori
E così anche quella sera i cantadores hanno reso ancor più vive e attuali le vicende raccontate da Benigno Casula che con la sua opera ha arricchito e onorato il suo paese, la Barbagia e la Sardegna intera.
I canti erano accompagnati dalle note armoniose dell’organettista Salvatore Littarru che ha diffuso allegria e buonumore tra gli spettatori.
(28-5-2012)