La
Notizia/////////////////////////// |
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//////////////////////////// Dall’UNESCO, giornata della poesia: ////////////////////////////
Giornata dell’Unesco
dedicata alla Poesia. Se ne è parlato a Galtellì, nella
sede della spaziosa biblioteca, con il patrocinio dell’Amministrazione
Comunale e con il sindaco Renzo Soro in testa come moderatore. I relatori,
invitati dal poeta Bruno Agus che è anche presidente de “Su
sotziu pro sa gara” sono stati l’antropologo Bachisio Bandinu
ed il giornalista e poeta Paolo Pillonca. Perché questo convegno
nell’acculturata Galtellì e non in altri paesi dove la poesia
è più di casa? Grande domanda, ma senza risposta. Quindi
il problema esiste ed è anche grande. Bachisio Bandinu nel suo
dotto intervento, ha posto l’accento per questa pagina culturale
che stiamo perdendo, in particolare per la poesia estemporanea, quella
della “gara sul palco”. I Poeti improvvisatori, dotati da
Madre Natura di questo grande dono, erano uno degli eventi più
attesi in ogni ricorrenza ed in ogni festa di qualsiasi natura, religiosa
o laica che essa fosse. Poesia, cultura, disciplina, rispetto, senso civico,
erano il bagaglio che il poeta si portava dietro e non disdegnava di trasferire
all’auditorio delle persone dinanzi a lui. Paolo Pillonca, ha sottolineato
nel suo intervento colorito da delle ottave memorabili, come la poesia
sarda non si è mai riusciti a schiacciarla nonostante anche per
cinque anni, pubblicamente, ne avesse fatto divieto il regime fascista.
Eppure ha superato tante avversità, tante incomprensioni, cattive
gestioni, interessi a volte malcelati da ambo le parti, ma alla fine l’ottava
in rima ne usciva sempre più forte. Ora è l’apatia
della gente ed interessi poco limpidi che vogliono schiacciare tutto.
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