Identità - La vera storia di Juan Piras Perón

Sabato scorso, 18 novembre 2006, in anteprima è stato proietto all'Auditorium dell'I.S.R.E. (Istituto Superiore Regionale Etnografico) a Nuoro, il documentario che da una versione completamente diversa da quella che la maggioranza dei mamojadini, ha da tempo, sostenuto o immaginato, sulla vera identità di Juan Peròn, tanto discusso, quanto amato presidente Argentino. Che il presidente Argentino, si potesse identificare nel giovane Giovanni Piras emigrato ai primi anni del secolo scorso, era maturata nel paese, a seguito di alcuni articoli del giornalista Nino Tola dell’Unione Sarda, poi avvalorata da una serie d’accurate ricerche che alcuni studiosi hanno svolto, iniziando da Peppino Canneddu, a seguire Raffaele Ballore e Gabriele Casula.
Il documentario, rimette tutto in discussione, anche se, lo stesso Peppino Canneddu, in un documento diffuso a seguito dell’annuncio della produzione di “Identità – La vera storia di Juan Piras Peròn”, e del suo contenuto, ritiene, che il Piras identificato nel film è una seconda persona, già considerata in precedenti momenti delle analisi, e quindi del tutto estranea, all’appassionate mistero che avvolge il Piras mamojadino.
A noi, il dovere di dar voce alle varie posizioni, concedendo a ciascuno di trarne le proprie conclusioni. (19-11-2006 l.l.)

========================

(Le notizie a seguire, sono pubblicate per gentile concessione di Piero Salerno, pronipote di Giovanni Piras)

Identità - La vera storia di Juan Piras Perón

Tra documenti occultati e coincidenze al limite dell'assurdo, un incredibile viaggio tra mistero e politica internazionale che, attraversando tutto il XX secolo, dalla Sardegna conduce in Argentina.

Sinossi
Nel 1909 l'emigrante sardo Giovanni Piras parte per l'Argentina.
A distanza di qualche anno sparisce nel nulla, ma le sue tracce iniziano a sovrapporsi a quelle di Juan Domingo Perón.
C'è una chiave di volta sarda nell'ascesa politica di Perón?

Soggetto
Nell’estate del 1909 il diciottenne Giovanni Piras lascia la sua Mamoiada, piccolo paese della Barbagia in Sardegna, per cercare fortuna in Argentina.
Appena arrivato, inizia a lavorare come operaio alla costruzione della linea ferroviaria, mandando parte dello stipendio alla famiglia per riscattare il terreno che il padre aveva impegnato per comprargli il biglietto per il nuovo mondo.
Ma già nel '12 le lettere si fanno meno frequenti; fino ad interrompersi definitivamente qualche anno più tardi. Ma notizie di Giovanni arrivano comunque grazie agli emigranti che ritornano: tutti assicurano che sta bene, che ha fatto fortuna e che non dà più notizie di sé perché, se si sapesse che è italiano, potrebbe avere seri guai, e addirittura perdere il posto.
La famiglia non si dà per vinta, continua a cercarlo, ma le notizie sono sempre le stesse e troppo spesso misteriose... finché, una domenica degli anni ’50, un nobile di Mamoiada fa chiamare la sorella di Giovanni, Caterina, per farle vedere una fotografia apparsa su un rotocalco. Appena la vede, la donna scoppia in lacrime, in quell’uomo della foto ha riconosciuto il fratello... ma quell’uomo si fa chiamare Juan Domingo Perón, ed è presidente dell’Argentina.
Ancora oggi, in Sardegna, si dice che Giovanni Piras, arrivato in Argentina, abbia studiato e abbia intrapreso la carriera militare, si dice che fosse un ragazzo molto sveglio, volenteroso e determinato e che, nella scalata sociale, sia arrivato ad un punto in cui le sue radici e il suo nome italiano lo avrebbero messo solo in posizioni scomode; così cambiò nome: da Giovanni a Juan, da Piras a Perón.
Sono in tanti a sostenere questa tesi, sono tante le coincidenze che portano a sovrapporre queste due figure, sono tante le frasi misteriose e "ammiccanti" che Perón lanciava sulle proprie origini (lui stesso dichiarava di non sapere con esattezza né dove, né quando, fosse nato); tante supposizioni, ma nessuna certezza. Affermare infatti che Perón era italiano, lo metterebbe tuttora nella condizione di "traditore della patria"... uno straniero non sarebbe mai potuto diventare presidente dell’Argentina.
Ma è passato ormai tanto tempo, la leggenda si sta confondendo con la realtà e nessuno ha mai più avuto notizie di Giovanni Piras.
Che cosa è accaduto al giovane emigrante? Chi era in realtà Juan Perón?

Relazione artistica
Giovanni Piras e Juan Domingo Perón. L’Italia e l’Argentina.
Due realtà lontane che nel tempo si sono avvicinate e fuse l’una nell’altra.
La leggenda mamoiadina che andremo a raccontare è viva ormai dagli anni ’50 e in più di cinquant’anni, nonostante gli sforzi di tanti, familiari, ricercatori e appassionati, nessuno è mai riuscito a dimostrarne la veridicità.
Non vogliamo risolvere questo enigma, il nostro scopo preminente è quello di raccontare la storia di due personaggi affascinanti e controversi, dalla vita avventurosa e misteriosa, "Piras un uomo senza futuro e Perón un uomo senza passato" (per riprendere le parole di Graziano Deiana, sindaco di Mamoiada); una storia che tocca le nostre radici, che parla di emigrazione in un tempo in cui i nostri bisnonni e i nostri nonni erano costretti ad andare a cercar fortuna lontano, oltre confine, oltre l’oceano, e in quella terra, sconosciuta e ancora ostile, hanno dato vita ad uno dei Paesi più rigogliosi e ricchi del mondo.
Se l’intreccio è costituito dalle linee parallele della vita di Piras e di Perón, ad unirle sarà l’intervento e l’azione di altri due personaggi, Piero Salerno e Faustina Hanglin, il primo un pronipote del Piras, e la seconda una ricercatrice che ha fatto di questa storia l’ennesima sfida da vincere.
Saranno proprio loro, con i loro caratteri completamente diversi, ma entrambi determinati e mossi dalla voglia di scoprire la verità su questo lontano e misterioso emigrante, a condurci per mano attraverso gli avvenimenti e le tante coincidenze che animano questa storia.
Saranno loro a stemperare i toni alti che si addicono ad un Generale, ex presidente di una delle nazioni più grandi del globo, e i toni malinconici che descriveranno la storia di questo giovane emigrante scomparso nel nulla nelle lande deserte del dipartimento di Santa Fe; insieme ci porteranno a conoscere i personaggi chiave di questa leggenda e insieme ci condurranno nei meandri di un’ardua ricerca, tra ipotesi diverse, porte sbattute in faccia e discussioni, con forza, determinazione e ponderatezza, perché entrambi vorrebbero scoprire la verità, ma, in fondo al cuore hanno paura che la verità, qualunque sia, possa andare a rovinare la magia di questo miracolo: un giovanissimo contadino dell’entroterra sardo che da solo diventa presidente di un enorme paese straniero.
Questo film-documentario, infine, non sarà affatto una panoramica lineare, illustrativa ma piatta, della vita di Piras e di Perón, ma un puzzle di dati, coincidenze, ipotesi e congetture che Piero Salerno e Faustina Hanglin, tra archivi e uffici, tra Italia e Argentina, andranno a comporre man mano durante l’intreccio; e lo spettatore, coinvolto in questo giallo pittoresco, talvolta arricchito di elementi ironici e surreali, parteciperà con suspense all’unione di tutti i tasselli che andranno a dipingere forse la verità, ma soprattutto il panorama di due paesi, un’Italia dalla quale si partiva, e che adesso è ancora legata e si preoccupa dei propri figli d’oltreoceano e un’Argentina che non dimentica le proprie radici, ricca di comunità italiane che tengono alto il proprio nome, dove si parlano ancora dialetti, in patria ormai quasi dimenticati e si mantengono vive tradizioni antiche del bel Paese, e su questo sfondo si muovono Piras e Perón, ora avvicinandosi, ora respingendosi, in un gioco continuo che sembra veramente essere stato costruito dallo stesso Perón mentre affermava: "Il passato non merita altro che il tradimento"

Elenco artistico
Giornalista
Faustina Hanglin
Pronipote di Giovanni Piras
Piero Salerno
Ricercatore
Francisco Juarez

Elenco tecnico
Regia

Chiara Bellini
Produzione
Francesco Scura
Ricerche
Chiara Bellini
Faustina Hanglin
Piero Salerno
Soggetto
Chiara Bellini
Faustina Hanglin
Riprese
Chiara Bellini
Leandro Iglesias
Fotografia
Chiara Bellini
Scenografia
Tomasina Carpano
Montaggio
Chiara Bellini
Massimo De Pascale
Animazione
Antonella Conte
Gianni Fallacara
Gabriele Pierro
Suono
Marco Saitta
Coordinamento di edizione
Giuseppe Petitto
Amministrazione
Rita Della Rocca
Fabrizio Grippi
Titoli
Antonella Conte
Chiara Bellini
Grafica
Marta Bianchi
Lina De Pasquale

Riprese
Argentina
Italia
Formato originale
DV-cam
Altri formati disponibili
Beta digitale (PAL/NTSC)
Beta SP (PAL/NTSC)
DV-cam (PAL)
Mini-DV (PAL/NTSC)
DVD (PAL/NTSC)
VHS (PAL/NTSC)
Lingua
Italiano e spagnolo
Sottotitoli
Italiano
Inglese
Spagnolo
Francese
Tedesco
Durata
84 minuti
Anno
2007