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VISIONI SARDE NEL MONDO SI FERMA A BARCELLONA
L’Assòtziu de sos Sardos proporrà la rassegna il 22
aprile alla Filmoteca de Catalunya.
di
Bruno Mossa
Pochi
giorni dopo Amburgo, Colonia, New York e Argirocastro il cinema sardo
sbarca a Barcellona.
L'Assòtziu
de sos Sardos in Catalugna ha inserito i corti di Visioni Sarde nella
"Rassegna d'aprile", un fitto e diversificato programma di manifestazioni
volute dall'appassionata presidente Claudia Soggiu e
dal Direttivo del Circolo per valorizzare i talenti sardi nella città
catalana.
Tante
le iniziative che per un mese coinvolgeranno cultori della letteratura,
musicofili e cinefili per mostrare all'estero le molte facce della cultura
sarda. Tradizione e modernità, musica classica e d'avanguardia,
fantasia e realtà, mille aspetti e contraddizioni trasformate dagli
artisti in opere che aiutano a capire la Sardegna e il mondo attuale.
Si
è partiti il 4 aprile al Reial Club Nàutic de Barcelona
– Salò dels Nobles dove Salvatore Fadda, Carlo Andrea
Pensavalle e Francesca Brembilla, in collaborazione con la Xarxa
Vives d’Universitats, hanno presentato il loro progetto di ricerca
sul tema "Educarsi alla resilienza". L'incontro è stato
scandito dagli interventi musicali di Beppe Dettori.
L'evento
è proseguito il 6 aprile, nella sede dell’Associazione
al Raval con l’intervento musicale di Riccardo
Pittau (tromba). Non è mancato il momento conviviale con
la degustazione dei prodotti enogastronomici dell'isola.
La
giornata del 5 aprile è stata dedicata agli amanti della letteratura
e della musica. Presso la libreria italiana "Le Nuvole"
Alberto Capitta ha presentato il suo ultimo romanzo “La
Tesina di S.V.”. Hanno moderato l'incontro letterario Cecilia
Ricciarelli e Francesco Bellinzis. Nello storico locale Jamboree
di Plaça Reial si è poi esibita Vanessa Bissiri
con sua ultima opera in musica “Empatica". La cantante sarda
è stata accompagnata da Carlo Doneddu (chitarra
classica), Giancarlo Scevola (chitarra elettrica),
Sergio Rojas (basso) e Coco Sauventre (batteria).
L'appuntamento
con la musica è proseguito il 6 aprile presso l'Auditorium del
Centre Artesà Tradicionàrius con il concerto di
Paolo Angeli, musicista d'avanguardia, conosciuto per la sua
chitarra sarda preparata a 18 corde.
L'evento
più atteso dai cinefili si terrà il 22 aprile sugli schermi
della prestigiosa Filmoteca de Catalunya.
"La punizione del prete” di Francesco Tomba e Chiara
Tesser sarà sottotitolato in catalano.
Saranno proposti con i sottotitoli in spagnolo: “Giù cun
giuali” di Michela Anedda, “Incappucciati,
foschi” di Nicola Camoglio e “Tilipirche”
di Francesco Piras.
Saranno invece sottotitolati in inglese: “Dalia” di Joe Juanne
Piras, "Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio, “Ranas”
di Daniela Arca, “Spiaggia libera” di Ludovica Zedda,
“Ti aspetto qui” di Gabriele Brundu.
L'interesse
della cinematografia sarda per l'iniziativa voluta dall’”Assòtziu
de sos Sardos” è testimoniato dalla presenza in sala dei
registi Francesco Tomba e Chiara Tesser.
Con
la proiezione a Barcellona la rassegna Visioni Sarde rimane fedele alla
sua finalità iniziale di raccontare la Sardegna attraverso il cinema
utilizzando la rete dei circoli sardi disseminati nei vari continenti.
Scopo condiviso in pieno dall’”Assòtziu de sos Sardos”
in Catalogna, associazione fondata nel 1998, oggi formidabile punto di
riferimento dei sardi residenti a Barcellona.
Questa
missione è soprattutto favorita da una generazione di registi che,
pur con diverse declinazioni stilistiche, propongono voci e immagini non
convenzionali della Sardegna con opere diversificate per temi, per linguaggio
espressivo e per intenti estetici, ma accumunate tutte da un legame con
l'ambiente sociale e i problemi che connotano il territorio e l'identità
regionale.
Visioni
sarde nel mondo, in questo 2024, alla sua decima edizione, è un
progetto ormai consolidato che nasce per volontà della Cineteca
di Bologna. Anche quest'anno gode del contributo di Sardegna Film Commission,
del preziosissimo lavoro distributivo del Circolo sardi Torino "Antonio
Gramsci" e dell'Associazione "Visioni da Ichnussa di Bologna".
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