Maria Giovanna Cherchi

Una stella nel mondo musicale isolano

Maria Giovanna Cherchi
La stella emergente della melodia - vanto e orgoglio dell'isola
L'erede della Grande Maria Carta
(L'Informatore Culturale Roma - marzo 2003) 

Bolotana. Maria Giovanna Cherchi, l'idolo canoro della Sardegna, ha iniziato a cantare sin da bambina. Il suo papà Pietrino, negli anni sessanta, a sua volta è stato il beniamino delle ragazze che affollavano le piazze isolane per sentire la sua bella voce. Ma il grosso successo è arrivato dopo aver vinto con "Roccas" alcuni anni or sono il concorso canoro bandito da Radio Internazionale e dalla R&G Music. Per la bravissima cantante di Bolotana (comune al centro della Sardegna nella provincia di Nuoro), non c'è più stato un attimo di pausa. I successi canori si sono susseguiti con un ritmo davvero incredibile. Questo senza impedirle il proseguo degli studi in teologia.
Il premio, oltre alla firma di un contratto di lavoro. Comprende anche l'incisione del primo CD. Maria Giovanna Cherchi, ha firmato con entusiasmo anche il suo primo contratto di lavoro che le ha garantito una serie di impegni canori e la partecipazione a spettacoli televisivi e di piazza, questo insieme con alcuni personaggi della musica leggera italiana già affermati, come i Ricchi e Poveri e Rita Pavone. Non è tardato ad arrivare neanche il secondo lavoro discografico "Ammentos", con alcuni testi del compianto poeta Costantino Longu. Anche questo un vero successo di critica e di vendite.
Dal suo esordio con Roccas, sono ormai trascorsi circa sei anni e la Cherchi oggi è la beniamina incontrastata dell'isola, gli spettacoli si susseguono con manifestazioni sempre più qualificate. Non a caso, è lei, a cantare "Unu frore che a Tie" la sigla iniziale della trasmissione televisiva "Sardegna Canta" in onda su "Videolina" che, da oltre 20 anni è il programma con il maggiore ascolta in Sardegna, attualmente trasmessa con copertura europea sul satellite. "La canzone è un mix tra il passato e il presente", sostiene la cantante, "quando si ascolta si respirano profumi mediterranei che ricordano i vecchi sentimenti, ma anche nostalgie della sana vita di una volta". La ragazza è orgogliosa di questo buon momento artistico che è arrivato abbastanza in fretta. "Questa sigla, valorizza la mia voce ma soprattutto le bellezze della montagna di Bolotana", racconta con emozione la Cherchi, "per me è motivo d'orgoglio registrare il video nel mio paese, nel bellissimo bosco di Badde Salighes e nella montagna di Ortachis". "ho avuto la grande fortuna di conoscere e lavorare con Piero Marras e l'opportunità di crescere artisticamente e umanamente - sostiene la giovane cantante - Canto e faccio spettacoli, ma non trascuro gli studi, approfondire la Sacra Scrittura e la Teologia mi ha permesso di comprendere meglio la fede cristiana, insegnare religione nelle scuole per me era un sogno che ho coronato quest'anno con la cattedra presso un liceo di Bosa".
Ma oltre alla cattedra nel proprio liceo, la Cherchi ha provato l'emozione di quella universitaria. Infatti è arrivato anche l'interesse del mondo accademico. Dopo un recente e affollatissimo concerto a Milano, è stata contattata dal rettore dell'Università di Pavia che le ha proposto una collaborazione con l'ateneo. Così la cantante bolotanese è salita in cattedra per parlare delle donne sarde impegnate artisticamente e culturalmente. "È stato fatto uno studio sulle donne che lavorano e ci si è soffermati sulle problematiche delle donne di Sardegna - racconta Maria Giovanna - così hanno deciso di chiamare me, affinché io potessi raccontare della mia esperienza artistica, il rettore mi ha chiesto di portare agli studenti l'esperienza di vita della nostra terra. Io ci ho provato, sapendo di trovarmi davanti a una bella responsabilità è andato tutto meravigliosamente bene". A soli 24 anni dunque, Maria Giovanna Cherchi si gode l'enorme successo che le hanno dato le sue canzoni, la splendida voce e l'enorme umiltà.
Le serate si susseguono, le presenze nelle televisioni locali sono oramai diventate una consuetudine. Non mancano gli impegni nella penisola e addirittura non mancano le scritturazioni per l'estero. Il prossimo, proprio tra qualche giorno a Lione. Non a caso è stata definita da critici "L'ambasciatrice della cultura isolana"
"Lasciatemi sognare - dice la Cherchi - mi sembra quasi di stare su un mondo irreale, dove non esistono fatti negativi ma, soltanto cose meravigliose e fantastiche"

Luigi Ladu

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