LA SPLENDIDA MONTAGNA
Il nome di Bolotana, oggi come ieri, è legato alla sua montagna: località come Badde Salighes, Ortachis, Mularza Noa e Punta Palai sono conosciute in tutta la Sardegna. Lo stesso storico Angius, riferendosi nel 1830, alla straordinaria ricchezza di boschi di questa zona, dava della montagna di Bolotana questa suggestiva descrizione: "La montagna è una continua selva. La quercia e l'elce sono le specie dominanti. Vi sono pure soveri, noccioli, ciliegi selvatici, tassi perastri, olivastri, agrifogli, sorgiaghe, frassini, pomi selvatici, salici, tamariggi: vi si potrebbero annoverare forse 8 milioni d'individui". Una descrizione, quella dell'Angius, un pò lontana dalla realtà di oggi. La montagna ha infatti, subito un considerevole impoverimento boschivo soprattutto nella seconda metà del secolo scorso per tagli di alberi da destinare alla costruzione di traversine ferroviarie. Negli ultimi anni gli incendi hanno lasciato, fra Ortachis e Palai, un segno di distruzione che si è cercato, in parte, di colmare con un intervento di forestazione. La le oasi di Mularza Noa, Su Passiale, Ortachis, Badde Salighes, Oseddo e Su Padru, sono rimaste intatte. Oltre alla ricchezza dei boschi, la montagna ha fra le sue caratteristiche le acque purissime che sgorgano un pò in tutta la zona. (Tratto "Per conoscere il paese" - Amm. Com. 12-19 maggio 1991) |
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Bolotana. | ||
Dal Galles a Badde Salighes sulle orme del mitico bisnonno | ||
Pamela Piercy ha visitato l'antica villa e l'immenso parco | ||
(L'Unione Sarda 12 Giugno 2005) | ||
Luigi Ladu |
Bolotana. | ||
A Bolotana ritornano i Piercy | ||
Un discendente della famiglia in visita a Badde Salighes | ||
(L'Unione Sarda 01 Giugno 2003) | ||
Bolotana. Luigi Ladu |
Denuncia degli ambientalisti. Le robinie soffocano gli alberi tipici della zona |
Badde Salighes, boschi in pericolo |
Bolotana, il degrado rischia di distruggere piante rare |
(L'Unione Sarda 14 settembre 2001) |
Bolotana. Proteste degli
ambientalisti per la drammatica situazione di soffocamento, provocato dalle robinie, in
cui si trovano castagni e aceri, introdotti in un ambiente affascinante e caratterizzato
da piante autoctone (tasso, roverelle, agrifoglio, salice, melo selvatico, acero minore,
ciavardello e frassino). La crescita delle piante della famiglia delle
robinie, oltre a causare la morte degli altri alberi, non permette la loro
normale riproduzione poiché, essendo piante a lento accrescimento, non riescono ad
affermarsi in associazione a specie più vigorose che raggiungono altezze notevoli. Luigi Ladu |
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Catalogati 47 nuovi insediamenti archeologici |
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Bolotana. Ancora ritrovamenti archeologici nel territorio di Bolotana. Chi si sta occupando con passione delle ricerche è un gruppo di appassionati, costituiti in unassociazione che opera allinterno della Pro Loco con la fattiva collaborazione di esperti archeologi. Importanti testimonianze archeologiche che confermano limportanza che il territorio di Bolotana ha da sempre rivestito in tutta la Sardegna. Attualmente sono stati censiti 47 nuraghi, tutti disposti a raggiera e difesi da un efficace sistema di controllo del territorio che garantiva dalle sorprese di eventuali invasioni da nord. Di notevole pregio si sono rivelati il nuraghe Sos Pabattòlos perchè ritenuto incompiuto, un vero e proprio cantiere abbandonato nel pieno dei lavori per chissà quale motivo; Tittiriòla per la sua maestosità e grandezza; di Funtanàssida per il suo ingresso e per larchitrave che richiamano al megalitismo miceneo, entrambi citati da uno studioso della fine dell800, Giovanni Maria Centurione, che sostiene di averli trovati intatti, sviluppati su tre piani e con tutte le strutture integre. Sono da evidenziare i proto-nuraghi di Pèrca e Pàza; di Santa Cadrìna e di Gàza; nonchè i fortilizi di Ortachis, Nòdu e Sàle e Monte Estìdu, i numerosi villaggi nuragici sparsi lungo tutto il territorio montano. Sarà ora necessario far seguire alla fase di censimento e catalogazione unadeguata valorizzazione di siti di altissimo valore storico. Luigi Ladu |