Comu
colbi di mari Colbi di mari Come gabbiani Gabbiani/seguono il bastimento/e urlando planano/alla ricerca di cibo./L’onda schimosa/ne restituisce ogni bene/di quel che avanza, inutile,/alla ciurma./E si beccano violenti/nelle marcate ferite/dove la carne è delicata,/è viva/perche quei perfidi e inconsolabili gemiti/sono della fame/unica ragione per non morire./Per quanto dura, padrone,/il viaggio/tra mille voli/vissuti nella sofferenza/tanto ci si aspetta/che in quella schiuma bianca/abbondante si addensi/la pastura,/ma è desiderio vano/ è disperazione…/Uguali sono le mie strade/in questo tempo/dove ci sono navi dorate/che l’attraversano /e al passare/lasciano nella loro scia/ solo briciole/ o poco da raccogliere…/e come gabbiani,/gli uomini,/ hanno vani voli/d’inutile struggimento…/e i lamenti…sono / d’antica fame!. |