Eclissi
Tutt'inghjru mancu unu sfraizzu, Suttrunosi, irripetibili aiggi,
Vederti quella prima/volta era stato solo scompiglio, sentivo/il mio povero cuore squassarmi/sangue, tempie e vene,/stordito , abbagliato da un sole/che non riusciva, ne poteva guardare./Tutt'intorno neanche un fruscio,/né un canto di galli né abbaiare/ di cani , sembravano fuggire/ai nidi spaventati gli uccelli, /gli animali alle tane./Tutt'intorno un nero improvviso,/colore visto mai, né prima né dopo,/solo tu in scheggia accecanti di luce/luminosi come brillanti/di una collana infilata a diamanti./sconvolgenti, irripetibili attimi,/una volta nella vita, una volta/ogni cento anni, come/in quel mattino/gelido del 61, noi tutti/a Monti Ghjudigi, qualche metro/più alto casa nostra, ad ammirare/la luna coprire il sole,/nudi, senza lenzuola/dietro il pezzo di vetro/affumicato, inutile/pure all'innocenza … Manzione d'onore al "Quartucciu 2011" |