En
cèrcol, amb gestos d'harmonia,
cantem i teixim el ritme de la creació.
L'espirit davalla i remunta a la gola.
L'agulla nos fa cel i terra
entritxant pensants melodies.
Crea matèria per consistir.
L'Ave Verum de l'iglésia
ressona en el vent
fins al Cap de la Caça.
Ploraries de joia en sentir-lo.
Boques laborioses
com aquella de Aracne
filen la reda de la vida,
lo respir oramai és ordit i trama.
Cantem dia i nit, anada i tornada,
vida i mort en la llum sacra del compartir.
L'òrgan s'atura,
la creació no descompareix,
se perfecciona en lo silenci
i s'estirriga a damunt los braços d'una creu.
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Il cantico della Madre
In cerchio, con gesti d'armonia,
cantiamo e tessiamo il ritmo della creazione.
Lo spirito scende e risale in gola.
L'ago fa di noi cielo e terra
intrecciando pensanti melodie.
Crea materia per consistere.
L'Ave Verum dalla chiesa
risuona nel vento
sino al promontorio di Capo Caccia.
Piangereste di gioia al suo ascolto.
Bocche laboriose
come quella di Aracne
filano la tela della vita,
il respiro oramai è ordito e trama.
Cantiamo il giorno e la notte, l'andata ed il ritorno,
la vita e la morte nella luce sacra della condivisione.
Quando l'organo s'arresta,
la creazione non svanisce,
si perfeziona nel silenzio
e si adagia sulle braccia di una croce.
Primo premio alla mia poesia in algherese "El
cantic de la Mare" nella sezione lingua sarda, al concorso di
poesia "Luci sull'isola" organizzato dalla Diocesi di Nuoro.
Il premio, in questa prima edizione, proponeva il tema “Sardegna:
femminile plurale/Tessidoras de luche” ed era rivolto ad autrici
sarde, nate e/o residenti in Sardegna. Nuoro 4 di febbraio 2022.
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