Semini
spaltu Odiu e divisioni è…paldì la rasgioni Mundu ch’abbrami Seme sparso Mondo che assali/ il tempo a venire,/ che nella tua furia ceca/ tutto travolgi,/ e perfido, nero, lasci/ questo cammino / dove poveri, gli uomini,/ a torme si accalcano/ affannati e confusi./ In gramigna si son ridotti/ i terreni fioriti/ di una stagione/ pronta a dare il frutto/ perché il seme sparso/ altro non è stato/ che odio e malvagità/ in ogni senso,/ dividendo il bianco/ dal nero,/ in quello che sembrava un gioco/ e invece sotto/ falso, covava il fuoco / dell’inimicizia./ Seme disperso/ così come in terra/ in mare/ dove non ci sono più navi/ di luci e di lustrini / né più bonacce o cale/ ma venti forti, pungenti/ a seminare tempesta./ E ora è grave il tempo/ quello che muto appresta, / che porta le ombre/ da posti proibiti/ alla memoria/ dove la luce è sogno/ o è visione/ e lì, persa/ vaga la ragione. |