MARO PIU’ DEL MIO DESTINO
Lettera ad un padre dalla figlia spastica.

Mio caro papà,
che ora
giaci presso
gli austeri e muti
cipressi,
tu non m’ispiri,
nella poesia,
perché
quand’eri in vita
non sei stato
un buon esempio
per la tua famigliola:
sei stato amaro
più del mio destino.
Possedevi:
quattro lauree,
in più due specializzazioni;
avevi le parete del tuo studio
tappezzate di tremila volumi;
una cultura profonda,
un’estesa conoscenza,
bensì un Ex Partigiano fosti,
ed eri amante della politica;
e ciò nonostante,
un padre od addolorato,
od impreparato,
nei miei confronti,
tu, fosti?
Od amasti te stesso per primo?
Poco mi donasti,
addirittura nulla,
spiritualmente, intendi?
Allorché
da bambina
stavo nell’istituto,
distante da casa,
tu, vagamente,
venisti a trovarmi.
Tanti anni di studio,
per la tua responsabilità,
ho perduto.
E, dopo,
non più volesti
che proseguissi.
Questo rimarrà,
sempre,
il mio unico
componimento poetico,
dedicatoti,
papà!
E m’auguro
che giunga;
Là, dove,
tuttora,
si troverà
l’anima tua.
Ora,
non più,
puoi dirmi: “Taci!”
Ricordati
le Parole del Vangelo:
“ Sapienti e Dotti della Legge,
se uno di voi,
dice a questi miei piccoli
di tacere,
si metteranno
ad urlare le pietre.”

Papà!

La tua figliola “disgraziata.”

Silvana Pagella

Statistiche sito,contatore visite, counter web invisibile
WOP!WEB Servizi per siti web. Contatori, statistiche, forum, sondaggi... GRATIS!