Fuoco assassino
di Antonio Mastinu


Ho sempre molto
amato
la mia terra.
Un terra
di speranze,
di dolori,
di gioie
di fatiche ed illusioni.
Una terra
di aromi
e di sudori.
Di piante recenti
e secolari,
attorniate
da rose e ciclamini,
da garofani freschi
a più colori.
Quanto era bello
il pesco e il melograno.
Quanta gioia
all'ombra del limone
e del susino.
Quanta festa,
se si andava
in compagnia,
sotto le piumate
e profumate piante
per trascorrere
ore sante in allegria.
Per non dire
della piccola casetta,
col suo camino acceso,
che rendeva,
anche d'inverno,
un'atmosfera lieta.
Sono stato
l'altro giorno
alla mia terra.
Non c'è più il paradiso
c'è l'inferno.
Il fuoco assassino
ha bruciato tutto:
il limone, il pesco,
il susino e il melograno.
Non ci sono più
né rose e ciclamini,
non potranno
più lavorare i contadini,
non potranno
più giocare i ragazzini.
Mani folli
hanno distrutto tutto.
Pure gli orti vicini
sono in lutto.