God Bless
di Cristoforo Puddu

(11 SETTEMBRE 2001)

In nome della morte
si calpesta la vita
e i significati di civiltà
“America under attack”.
E noi tutti feriti
da invisibile indelebile
dolore incredulo
“World under attack”.
In nome della morte
vulnerabili e pietrificati
da nuvole di fuoco
e polvere scura.
E noi tutti a correre
con l’amaro secco sapore
nella gola negli occhi
con lo strazio nel cuore.
In nome della morte
il sardonico giubilo
in Libano a Nablus
a Gerusalemme Est.
E noi tutti a placare
un desiderio di vendetta
una mirata giustizia
su chi s’adombra d’impunità.
Nel nome di Dio
donaci nuovamente pace
e che la saggezza ci guidi.
God Bless…

Avevo scritto questa poesia la notte successiva all’11 Settembre 2001 e il mio pensiero da “poeta” era stato un auspicato-illusorio desiderio di pace e di saggezza. In questo decennio è stato tradito e calpestato ogni germoglio di pace e di saggezza… e certamente Dio non ha benedetto l’operare dell’umanità! Ricordo ancora l’appello alla “saggezza” di una figura di genuina umanità e carisma come Tiziano Terzani che, sfidando “la rabbia e il dolore” di Oriana Fallaci, rilevava sì l’inizio di un “orrore indicibile” ma considerava anche la possibilità di “fermarlo facendo di questo momento una grande occasione di ripensamento”. Una grande occasione mancata!
Cristoforo Puddu