Le Grazie
di Mons. Pietro Meloni


Séuna ! Nei campi Nicolao pastore
trovò un giorno la statua di Maria
e spinto da una santa allegria fantasia
edificò le “Grazie” con buon cuore.

Accorsero persone con amore
a venerar la Vergin delle Grazie
di preghiere non erano mai sazie
ringraziavano anche il Redentore.

La città esultava con calore
e quando fu colpita dal colera
fece un voto con voce sincera
donò alla Madre candele di cera
grata per la salvezza dal dolore.

Per secoli il sindaco e i quartieri
in processione per la “Via Majore”
scendevano insieme a monsignore
per offrire a Maria i loro ceri.

La chiesa accolse prima i Gesuiti
e i Giuseppini ottanta anni fa
questi infiammati da santa carità
rinnovavano il voto tutti uniti.

Sia lode a Giuseppe Marello santo
che diede vita a questa famiglia
ogni prete i fedeli consiglia
a ringraziare il cielo con un canto.

Apostoli ma anche certosini
diceva il Santo ai suoi sacerdoti
coltivate dei giovani le doti
nutrite i poveri, amate i bambini.

Han costruito anche la nuova Chiesa
per custodire meglio la Madonna
e additano a tutti la colonna
della fede perché rimanga accesa.

La consacrò tra i canti un cardinale
e alla festa della “Presentazione”
la folla dei fedeli in orazione
la fa sembrare una cattedrale.

La chiesa vecchia è ricca di pitture
di apostoli e profeti in armonia
sinfonia
l’incoronata Vergine Maria
canta dall’alto con le labbra pure.
e i mosaici nel frontale invitati dal vescovo Felice

accolgono i fedeli in processione.