Matricidi
di Francesco Pasella

Siamo, in fondo,
orfani della terra,
matricidi della nostra essenza,
del nostro stesso esistere;
navighiamo tra reti di disperazione,
scialbamente alla “moda”,
nelle finte tribù del nostro insistere;
appiattiti su tavolette digitali,
illusi, forse fusi, col vezzo del progresso;
teorizziamo teorie, mondi antichi da percorrere,
dandoci arie da sofferti conquistatori,
ma non vogliamo chinare la schiena
sul gelo/candido della neve,
sulla pioggia del mattino;
non sapremmo curvarci,
affrontarci,
non sappiamo/vogliamo,
in fondo, farlo.