Re mendìco
di Mario Nurchis

Il trasandato odore di povero abbandono
è profumo che cola sulla barba di Aronne
Le gocce di rugiada della notte all’addiaccio
sono preziosi diamanti splendenti
Le lacrime di amara solitudine
sono rivoli d’oro e argento
I tuoi singhiozzi e i tuoi lamenti
sono canti soavi d’ineffabile armonia
Il bastone che ti sostiene
è scettro di un nobile monarca
I tuoi laceri cenci consunti
emanano bagliori di vesti sontuose

L’obolo che ricevi dalla mia mano stanca
è omaggio alla tua regalità
e la tua mano protesa
mi condurrà un giorno
nei sognati palazzi
dell’eccelsa montagna.