Tenerezze di carta
di Michela Zanarella

E' inganno il vento,
strappa il ventre colorato
di ciglia ondulate,
non ascolta il fiato
di mani bambine.
Fatiche arancioni
si spogliano veloci
tra le nuvole.
Ridono le rondini.
Intanto la luce
ingoia tenerezze di carta,
forse piange il tatto
l'ombra timida che si allontana.
Oltre il cielo,
un silenzio immobile
affamato di giochi.