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A Pavia, pienone al Circolo
“Logudoro” per “Sa Die de sa Sardigna” celebrata
con un convegno storico (e con i relativi Atti già pubblicati in
volume)
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Il Circolo culturale
sardo “Logudoro” di Pavia, sulla base di un finanziamento
della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della pubblica istruzione,
beni culturali, informazione, spettacolo e sport), in collaborazione con
la Federazione Associazione Sarde in Italia (FASI), con il patrocinio
del Comune di Pavia, in occasione della celebrazione de “Sa Die
de sa Sardigna” (Festa del popolo sardo), ai sensi della L.R. 14
settembre 1993 n. 44 e successive modifiche e integrazioni annualità
2011, ha organizzato nel pomeriggio di sabato 31 marzo un Convegno storico
dal titolo “Dalla cacciata dei Piemontesi (1794) alla ‘Perfetta
Fusione’ (1847) e all’Autonomia Regionale (1948)”.
Nella sostanza, gli organizzatori, utilizzando sia l’italiano sia
la lingua sarda, hanno inteso approfondire la conoscenza di tre momenti
cruciali della storia della Sardegna: 1) Le cause della sollevazione del
28 aprile 1794; i moti antifeudali e il ruolo di Giommaria Angioy. 2)
Le motivazioni che hanno convinto le classi dirigenti sarde a chiedere
la “Perfetta Fusione” con gli Stati di terraferma nel 1847,
rinunciando così alle istituzioni del Regnum Sardiniae. 3) Le origini
della “questione sarda” a cavallo tra Otto e Novecento e la
successiva elaborazione delle istanze autonomistiche realizzatesi con
l’approvazione dello Statuto Speciale nel 1948.
La manifestazione è stata coronata da grande successo tanto che
il quotidiano locale, “La Provincia Pavese”, ha titolato “Pienone
per la festa al Logudoro” il servizio dedicato all’evento.
Il sindaco Alessandro Cattaneo ha portato ai presenti (soci del Circolo,
dirigenti dei Circoli sardi di Bareggio-Cornaredo, Parabiago e Vigevano
ma anche diversi cittadini pavesi) il saluto dell’Amministrazione
comunale, ha elogiato il notevole spessore delle attività culturali
del Circolo (per questo sempre incoraggiate dal Comune con la concessione
del patrocinio e, qualche volta - laddove possibile -, del contributo)
e il suo impegno nel valorizzare la propria identità senza autoghettizzarsi,
anzi dimostrandosi aperto al confronto interculturale con i pavesi così
come con i rappresentanti di altre culture regionali. Nell’occasione
il sindaco ha ricordato che la Città di Pavia persegue, giustappunto,
l’obiettivo di “non annientare” le identità regionali
ma quello di “sposarle”.
Gesuino Piga, presidente del “Logudoro”, ha quindi letto il
messaggio dell’on. Sergio Milia (Assessore della pubblica istruzione,
beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna),
che in italiano
e in sardo ha inviato i saluti e gli auguri per il proficuo impegno del
Circolo sardo di Pavia “a favore della nostra lingua sarda”.
Il saluto della FASI è stato portato a voce dal presidente emerito
Filippo Soggiu mentre Serafina Mascia
ha inviato un testo scritto, di cui è stata data lettura. Sono
quindi seguite le relazioni, ciascuna delle quali esposta succintamente
parte in sardo e parte in italiano. Gesuino Piga ha sviluppato un discorso
che ha abbinato i riferimenti alle precedenti iniziative di studio su
“Sa Die” organizzate dal Circolo ai sintetici cenni alle tre
date fondamentali della storia della Sardegna indicate nel titolo del
Convegno. Le altre relazioni sono state svolte da Paola Marcella Mereu
(“Autonomia, fra consapevolezza e sentimento, nel 1794 in Sardegna”),
da Teresina Serra (in sua assenza, per causa di forza maggiore, il suo
scritto su “La Fusione Perfetta” è stato brevemente
illustrato dalla Mereu), da Tonino Bussu (“Dall’Autonomia
alla Riforma dello Statuto Speciale Sardo”), e da chi scrive (“Significato
storico e valore culturale per gli emigrati de ‘Sa Die de sa Sardigna’,
festa del popolo sardo”).
A conclusione ci sono state letture in sardo: in particolare Costantino
Bussu, originario di Bono, classe 1923, da decenni residente a Pavia,
ha letto alcune delle sue ottave in lingua sarda (quasi cento) dedicate
a “Sa Die”, pubblicate nel suo volume “Giovanni Maria
Angioy vittima di patriottismo” (2005).
Prima del buffet, tutti i partecipanti hanno avuto la lieta sorpresa di
ricevere i testi sia del messaggio della presidente della FASI Serafina
Mascia sia delle relazioni presentate sinteticamente al Convegno - nella
versione in italiano e in quella in sardo - già bell’e stampate
in un volume di 96 pagine, curato da chi scrive, che si apre con una foto
dello striscione “ROSSELLA URRU LIBERA” calato dal balcone
centrale della facciata del Palazzo Municipale di Pavia per iniziativa
dell'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pavia e dell'Associazione
Saharawi Pavia. Per il Convegno di Pavia e per il volume che ne riporta
gli Atti integrali il poeta sardo-pavese (residente a Siziano) Cristoforo
Puddu ha scritto una suggestiva poesia intitolata “Abrile”
(“Aprile”; riprodotta qui a parte).
(02-04-2012)
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