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UN
ANNO INUTILE
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CONSIDERAZINI
E CRITICHE
Ad un anno dall'insediamento della
cosiddetta "lista civica", che affannosamente tenta di amministrare
il nostro paese, ci sembra arrivato il momento di esternare tutto
il nostro sconcerto nel constatare l'immobilismo e la scarsità
politica di questa coalizione.
Il presente documento vuole sottolineare che questo modo di fare politica
non ci piace. L'ente comunale deve essere gestito in modo trasparente
e attento e soprattutto con programmi e scelte condivise.
Siamo convinti che il libero e leale confronto sia il modo migliore
per mantenere e consolidare il tessuto democratico. Chi fa attività
politica deve avere una naturale predisposizione al dialogo e alla
solidarietà; deve percepire i bisogni e le esigenze della società.
Il confronto, anche aspro, deve essere sempre improntato sul rispetto
e sulla correttezza personale. Ribadiamo il concetto che le discussioni
nelle sedi istituzionali, i documenti che vengono prodotti, non sono
mai contro le persone ma, semplicemente e inequivocabilmente, critiche
politiche.
La politica è un servizio e gli iscritti di un partito, nel
momento in cui ricevono una delega, sono obbligati ad una responsabilità
superiore, non solo per il ruolo istituzionale che occupano, ma anche
perché si deve amministrare il bene collettivo. Il luogo deputato
al confronto non è la piazza o le stanze ostinatamente chiuse
ma, il consiglio, organo di controllo politico amministrativo.
Ad un anno dall'insediamento del consiglio comunale, quest'ultimo
è stato convocato evidentemente poche volte, secondo noi con
la consapevole volontà di esautorarlo da quella funzione d'indirizzo
e di controllo politico amministrativo che gli deriva dalla norma.
Le poche sedute fatte hanno sancito tristemente che quest'organo,
importantissimo per l'esercizio della democrazia rappresentativa,
è stato ridotto a parlatoio, a mercatino di periferia, a luogo
di scontri personali, dove l'opposizione e la maggioranza dovrebbero
limitarsi ad alzare o abbassare la mano, mortificando quindi la discussione,
le proposte. Gli indirizzi e il libero e democratico confronto.
Sarebbe auspicabile da parte della maggioranza, una presa di coscienza
e uno scatto di dignità, dando un forte e responsabile segnale
della loro presenza, partecipando attivamente ai lavori, nella consapevolezza
che il sindaco è una loro espressione, non corpo avulso.
Le cause di questo decadimento sono imputabili a tanti fattori, evidenziamo
quelli che riteniamo più importanti:
- La spiccata predisposizione ragionieristica del capo dell'esecutivo
nel presiedere l'assemblea, la scarsa sensibilità politica
e la mancanza d'autorevolezza;
- Uno statuto comunale dotato e non adeguato a quanto previsto dal
testo unico degli enti locali;
- La mancanza di un regolamento consiliare che, nel rispetto dei principi
fissati dalla legge, ne organizzi il funzionamento;
- La scarsissima volontà di confronto e dibattito.
La giunta ha evidenti difficoltà, sembra elusa dalle decisioni
politico amministrative, non dimostra di avere consapevolezza dell'importanza
del suo ruolo, è scarsamente motivata, priva della guida necessaria.
Non ci sentiamo, dunque di colpevolizzare eccessivamente la suddetta
giunta, che è sicuramente contratta e non adeguatamente valorizzata.
Ribadiamo e sottolineiamo una mancanza di regia che il sindaco dovrebbe
svolgere in funzione delle competenze e delle responsabilità
che gli competono, assegnando deleghe vere. Il sindaco in diverse
circostanze non si è dimostrato all'altezza della situazione,
dove occorreva la presenza dell'istituzione, ha evidenziato carenza
di valutazione e avidità.
Le situazioni difficili vanno affrontate e governate per prevenire
possibili disordini sociali. Non ci si può nascondere nella
fatidica e sempre comoda frase "non è mia competenza":
un sindaco che rappresenta la collettività, non dovrebbe mai
pronunciarla, ricordiamo che tutti gli eventi che si verificano nel
territorio sono di sua competenza e responsabilità.
Chi non condivide questo
principio non ha le caratteristiche per fare il sindaco.
Dopo una seria e attenta valutazione,
giudichiamo la sua gestione politico-amministrativa insufficiente
e fallimentare. Siamo sempre in attesa che vengano presentate in consiglio
le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare
nel corso del mandato; per essere più espliciti ed entrare
nel merito, chiediamo cosa s'intende fare per la tutela e il diritto
al lavoro dei nostri cittadini, l'occupazione e le politiche giovanili
(dov'è andata a finire la promessa tanto "strombazzata"
in campagna elettorale, dell'istituzione della "consulta giovanile"
che doveva aggiornarci sulle varie opportunità occupazionali?).
Come volgiamo utilizzare le risorse della L.R. n. 37? Si vuole creare
nuova imprenditoria e incentivare la crescita di quella già
esistente, o si vuol fare altro?
Vorremmo sapere se esistono progetti sulla formazione dei nostri giovani,
sull'adeguamento a norma di legge degli impianti sportivi, sulla sanità
ed i servizi sociali (stiamo aspettando la creazione del centro
polivalente d'assistenza medica, fiore all'occhiello del vostro
utopistico programma elettorale); quali contributi e supporto avete
intenzione di dare alle associazioni di volontariato che, senza clamore
e con spirito di abnegazione, stanno portando avanti un'opera sociale
eccellente? Credete sia sufficiente che due degnissime persone della
vostra maggioranza prestino opera meritoria in splendida solitudine?
C'è molto da fare sulla tutela delle classi più deboli
e sugli anziani in modo particolare. Come intendete procedere per
creare spazi collettivi d'aggregazione sociale, altre vostra mirabolante
promessa?
Si sta adottando un piano d'emergenza, adeguato alla salvaguardia
del nostro patrimonio ambientale e alla sicurezza dei nostri cittadini?
Che idee si hanno rispetto alla valorizzazione dei beni ambientali
e culturali? Esiste un programma di promozione e organizzazione delle
necessarie attività culturali e quale ausilio concreto s'intende
dare ai pochi operatori di questo importantissimo settore? Il museo
è destinato ad essere un simulacro misterioso e chiuso o ad
essere riempito e vissuto? Si sta interloquendo con esperti del settore
per la valorizzazione e l'elaborazione di progetti che includono i
percorsi archeologici, i sentieri natura, il turismo ambientale, la
valorizzazione dei nostri prodotti tipici in un pacchetto turistico
integrato? Il parco "Manigos" diventato adesso lussuoso,
libero e fecondo pascolo, che futuro avrà? Il ristorante Ortachis
è destinato ad un tragico oblio o c'è un progetto per
farlo operare? Le innumerevoli incompiute ( asilo di via Regina Margherita,
bastione San Pietro, chiesa San Francesco), il degrado in cui sta
precipitando il nostro paese sta è oggetto, da parte nostra,
di grande apprensione. L'abbandono del centro storico ci fa capire
che lo considerate un inutile peso, non meritevole d'attenzione. Nel
vostro fantastico programma preelettorale , invece, parlavate di rivalutazione
e di ripopolamento, con la creazione di parcheggi e spazi verdi; dobbiamo
constatare che di verde ci sono solo le erbacce che crescono spontanee,
in attesa che la calura estiva le faccia diventare gialle. I frequenti
periodi d'emergenza idrica, dovrebbero indurvi ad elaborare una pianificazione
volta all'effettiva tutela e valorizzazione della risorsa; si vuole
continuare a gestire la situazione esistente? La gestione deve rimanere
in capo all'amministrazione oppure si ha intenzione di affidarla ad
altri enti? Esiste un progetto di ricerca e raccolta di questo bene
della nostra montagna?
Cosa intendete fare il merito all'attuazione del decreto Ronchi sulla
raccolta differenziata dei rifiuti? Bolotana è epicentro di
quel processo di drammatica involuzione delle attività produttive
e occupazionali. In modo particolare il declino del settore industriale
del quale, qualche anno fa, il presidente Pili, durante una sua fugace
apparizione a Bolotana, ne auspicò la chiusura, è oggetto
di grande preoccupazione per i riscontri negativi che ne subirà
il nostro territorio. Sindaco! Lei dovrebbe essere protagonista ed
elemento propulsivo dello sviluppo del paese, assurgere a punto di
riferimento per la cittadinanza. Dobbiamo contattare, invece, che
si sta' dimostrando figura comprimaria, subendo l'iniziativa di altri
soggetti istituzionali e politici. Mai un'iniziativa spontanea!!!
Si aspettano gli avvenimenti, confidando che intervenga qualche "divinità
superiore" per risolverli. Per quanto riguarda la "macchina
comunale", avevate ipotizzato d'impostarla come un'azienda di
servizi finalizzata a superare la diffidenza dei cittadini verso la
pubblica amministrazione. Per raggiungere tale risultato sarebbe stato
necessario, secondo le vostre intenzioni, utilizzare al meglio le
risorse umane, migliorando la preparazione e "spoliticizzandone"
la struttura amministrativa. Un attento sondaggio ci ha fatto scoprire
che la diffidenza verso il palazzo è aumentata in modo preoccupante,
che l'ufficio del sindaco è diventato per i cittadini una cripta
ivalicabile (orari tassativi, rigidi e immodificabili). Non vediamo
nei capitoli di bilancio nessuna risorsa tendente ad aggiornare la
preparazione del personale, che, per fortuna del sindaco e della giunta,
è già buona.
Altro segnale inquietante è la riduzione del già insufficiente
organico (altro che creazione di nuovi posti di lavoro!). Rispetto
a queste vostre magiche intenzioni, purtroppo, si vive piattamente
l'ordinario, si programma qualche sporadico pellegrinaggio a Cagliari,
nella speranza che qualche assessore compiacente elargisca qualche
briciola di risorsa. Si ha consapevolezza, si stanno studiando altri
meccanismi e forme di finanziamento? Mai una critica verso l'attuale
giunta regionale responsabile di un clamoroso scippo di risorse nei
confronti del nostro sventurato territorio. Noi, invece, ci spogliamo
della nostra appartenenza politica, critichiamo responsabilmente i
ritardi del contratto d'area, la lentezza d'infrastrutturazione, l'inadeguatezza
e l'inaffidabilità di alcuni imprenditori, ma nella consapevolezza
che è una realtà su cui credere. Ci credete voi? Avete
un'alternativa?
La vostra iniziale maschera politica di lista civica, che noi pubblicamente
denunciamo, è stata recentemente cancellata dall' on. Pietro
Pittalis che, bontà sua, ha definito Bolotana una "roccaforte"
di Forza Italia. Non ci scandalizziamo comunque, nella consapevolezza
che ognuno è libero di fare le proprie scelte politiche, ci
rammarichiamo però, quando, sotto mentite spoglie, si ingannano
i cittadini elettori.
Sindaco, noi siamo seriamente preoccupati della situazione vigente.
Questa inerzia, questa mancanza di progettualità politica e
programmatica, la totale assenza di sensibilità rispetto ai
bisogni dei cittadini, rispetto ai quali le si sta' dimostrando corpo
estraneo, dovrebbe farla seriamente riflettere.
Qualche considerazione sulla sua lettera
del 25/06/03: l'elenco delle opere citate, fa parte del lavoro
svolto dall'amministrazione uscente; la convocazione del consiglio
per discutere delle problematiche del contratto d'area è da
ascrivere all'iniziativa del gruppo consiliare di minoranza; le risorse
per la rete idrica sono arrivate grazie all'avanzo di amministrazione
lasciato in eredità e che vi hanno consentito di partecipare
al bando. Saremo più precisi ed espliciti in un prossimo
documento.
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