Limbudu
Limbudu, il poeta di Pattada che ideò sa undhighina. Tra i personaggi illustri e di rilievo di Pattada figurano frequentemente diversi poeti. Il ricordo e per notorietà corre ai nomi, popolarissimi e del Settecento, di Padre Luca Cubeddu e di Pietro Pisurzi: fondatori della tradizione arcadica della poesia “pastorale” in Sardegna. Anche l'attualità e modernità lirica in limba, vive e si esalta oggi anche nei versi dei noti Camboni, Monzitta, Palitta, e ancora Fogarizzu ed altri. Particolarissima figura di poeta è quella di Giovanni Maria Asara Sanna (Pattada, 19 agosto 1823 – 19 febbraio 1907), noto popolarmente con lo pseudonimo di Limbudu; a lui si deve l'ideazione e costante utilizzo de sa undhighina, forma poetica sviluppata in undici versi (settenari ed endecasillabi), successivamente molto impiegata in tutta la Sardegna e tutt'ora utilizzata da diversi cultori e raffinati poeti a taulinu. Contribuì, con fondamentali composizioni, allo sviluppo di una poesia spiritosa ed ironica, a cui abbinava un austero realismo per descrivere, in modo chiaro e preciso, tutte le debolezze sociali e umane. Conosciuto popolarmente come Limbudu (il linguacciuto), deve una significativa presenza nel panorama poetico sardo per l'interesse di critici e studiosi come Enzo Espa (Cantones, Gallizzi ed., Sassari 1979) e Angelo Carboni (Annales…,Il Torchietto, Ozieri 2007), che hanno raccolto le sue lunghe composizioni in cui narrava e sarcasticamente commentava le vicende e le persone del suo tempo e comunità. Proprio per il suo “non avere peli sulla lingua”, fu persino diffidato dalle autorità religiose dal comporre e diffondere le sue opere. Poeta per tradizione familiare, la madre era una stimata e nota poetessa, non rinunciò mai al suo ideale di poesia e al ruolo di “castigatore sottile ed efficace dei costumi”. Professionalmente artigiano, sarto, fu attivo nella vita sociale e comunitaria del suo Comune , a cui partecipò anche amministrativamente, per oltre 25 anni, nei ruoli di consigliere e assessore. È considerato tra i maggiori poeti sardi, per l'originalità e genialità costruttiva dei lunghi componimenti, del XIX secolo. (C.P.) |
COSTANTINO LONGU FRANCESCHINO SATTA POESIE IN LINGUA ITALIANA
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