Mi chiamo Stefano Loddo, nasco a Cagliari nel 1996, unico figlio di Anna Teresa e Silvestro. Pur essendo sempre vissuto a Quartu Sant’Elena, le origini barbaricine dei miei genitori, nati e vissuti per un lungo periodo ad Esterzili e Seulo, mi hanno permesso di costruire un forte legame con le mie radici, che mi spinge costantemente a ricercare nella limba e negli “antichi gesti” una parte della mia identità. Mio padre si è sempre dedicato alla poesia in limba, nel tempo libero, interesse che animava anche mio nonno materno; mia madre è laureata in “Lingua, cultura e letteratura della Sardegna”, sono così riusciti a trasmettermi la loro passione. Non ho mai parlato fluentemente in sardo, al giorno d’oggi la società richiede competenze diverse e sembra non voler aspettare chi si cura di recuperare una tradizione sacrificabile sull’altare del progresso. Tuttavia, considero la limba come un tassello da recuperare per completarmi e questo mi spinge, nel mio piccolo, e nei grossi limiti che comporta la scarsa conoscenza dell’idioma, a cimentarmi nell’antica arte poetica. Mi sono diplomato al liceo Brotzu di Quartu e frequento la facoltà di Medicina e Chirurgia.