Giuseppe Rosas, noto Peppino,
nato a Noragugume il 5 novembre 1947, dopo aver frequentato le Scuole
Elementari, trascorre la vita in campagna dedicandosi alla pastorizia
e all’agricoltura.
A vent’anni si è arruolato come Agente di Custodia
nella Polizia Penitenziaria. Ha prestato servizio a Napoli, a Pescara,
a Pisa, a Sassari, a Nuoro, fino al 1992 e si è congedato
con la qualifica di Assistente Capo.
Già da ragazzo gli piaceva comporre poesie in sardo.
Cessati gli impegni di lavoro, si è dedicato con passione
alla poesia partecipando a numerose gare poetiche, in occasione
di feste paesane e patronali in vari centri della Sardegna, e a
vari concorsi.
Si è esibito la prima volta a Siapiccia con Antonio Mele
di Busachi.
Peppino Rosas è salito sul palco di Noragugume, suo paese
natìo, Bolotana, Orotelli, Ottana, Dualchi, Borore, Macomer,
Bono, Ardauli, Olbia, Monti, Burcei, Settimo San Pietro, Santulussurgiu,
Oliena, Oniferi, Sorgono, ecc…….e Nurachi, dove ha partecipato
alla manifestazione de SA GARA, concorso unico in Sardegna promosso
dalla Pro Loco, presieduta da Prof. Luciano Piras, con l’intento
di recuperare, conservare e promuovere “Sa gara a premiu”
e reinserendo “Sa Moda” risultando vincitore assoluto
nel 2005 e finalista per altri tre anni.
A. Mele, S. Crobu, F. Murru, G. Carta di Ardauli, G. A. Carta di
Illorai, G. A. Carta di Villamassargia, S. Putzolu, F. Fulghesu,
A. Puliga, Celestino Mureddu, S. Ladu, S. Marceddu, N. Farina, P.
Donaera, S. Scanu, B. Agus, Andrea Ventroni, A. Porcu, D.Tatti,
G. Pichereddu, N. Murtas, M. Urru, P. Cui, A. Piras, G. Fele, A.
Arca, D. Bitti, C. Muntone, P. Usai, sono stati i suoi compagni
durante le gare “a lughe ’e luna”.
La poesia di Peppino Rosas, una poesia
di “circostanza”, da ottimo “improvvisadore”
quale è, ha sottolineato i momenti più significativi
della vita, la gioia e il dolore, i momenti dello svago e quelli
del lavoro. Una poesia pienamente “popolare”, piena
di sentimenti che in qualche modo devono essere espressi, devono
essere “segnati”, trasmessi, affidati alla memoria della
gente.
Il suo carattere sempre allegro, con lo sguardo sempre attento sulla
realtà che lo circonda e con il caratteristico modo di affrontare
le situazioni, ha permesso agli appassionati di poesia sarda, grazie
soprattutto alla sua melodiosa voce, di ascoltare i suoi versi con
più partecipazione e con coinvolgimento di condivisione nel
raccontare il passato e nel far vivere il presente.
Poeta versatile e prolifico, dalla sua mente e dal suo cuore sono
sgorgate numerose composizioni che meritano certamente un’apposita
monografia. (M.U.)