Gavino Oggiana
Gavino Oggiana, poeta dai toni e contenuti di profonda umanità e spiritualità Gavino Oggiana, nato a Ozieri nel 1912 e scomparso nel marzo del 2002, è stato uno stimato e apprezzato poeta bilingue. Autore di vitale ispirazione, si distingue per una singolare limpidezza del verso e per i toni e contenuti di profonda umanità, sentimento e spiritualità di valori segnati da una forte tensione espressiva del linguaggio; in frequenti composizioni traspare anche la condizione di dolore, lacerante e personale, dettato dall'improvvisa morte della sua giovane figliola Nietta. Le poesie di Oggiana sono limpide meditazioni, plasmate dalla grazia di contenuti e parole d'amore nello spartito di versi dalla lieve musicalità. Nelle complessive raccolte affiora evidente il ruolo poetico e quasi filosofico di un percorso di vita e di saperi coltivati nella fede, con la saggezza del pensiero ed azione sociale. Il poeta era infatti riferimento culturale locale e attiva figura in tante attività sociali, civili e religiose: sempre impegnato a favore degli ultimi nella consapevolezza del profondo senso evangelico di fratellanza. I canti di Gavino Oggiana hanno la suggestione della preghiera, in cui si rispecchia la sua sensibilità religiosa, e le idealità d'amore che ispirano tutto il percorso poetico con senso e desiderio di vita vera, da vivere. Una scelta chiara da poeta: “Pro cantare sa vida e-i sa morte mi so 'estidu de amore”. È poeta che riflette e parla con la capacità di chi scava nel silenzio della parola e nel mistero e complessità che racchiude l'amore universale: “... ogni morrer de die dulche hat a esser pro chie narat paraulas de amore sutta sa lampana azzesa”. Oltre che nel panorama poetico isolano, era conosciuto anche nella penisola. A livello nazionale conseguì importanti riconoscimenti letterari (“Trofeo al Premio Internazionale di poesia e narrativa Città di Taormina” nel 1982) e pubblicò diversi volumi con importanti editori (A. Lalli, Ibiskos, Il Salice, Lo Faro). Naturalmente pubblicò preziose sillogi per i tipi “Voce del Logudoro” e “Il Torchietto” di Ozieri. Si interessarono alla sua poetica, tra gli altri, Luigi Sotgia, Antonio Canalis, Franco Cocco, Pasquale Marica, Saverio Natale, Giuseppe Nesle, Piero Payardi, Diodato Pigliaru, Luigi Pumpo e i poeti Anzelu Dettori (fondatore e direttore della rivista S'Ischiglia), Aquilinu Cannas e Gavino Maieli, prefatore della raccolta “Solamente s'amore”, edita da Il Torchietto nel 1992 come quinto volume della collana “Poeti di Sardegna”. (C.P.) |
COSTANTINO LONGU FRANCESCHINO SATTA POESIE IN LINGUA ITALIANA
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