Larentu Ilieschi,
geniale poeta satirico di Ploaghe
La satira poetica in Sardegna ha avuto in Larentu Ilieschi, nato
a Sassari da genitori di Ploaghe nel 1913 e scomparso a Cagliari
nel 2005, uno dei suoi massimi e apprezzati rappresentanti del genere.
Larentu, in modo gioiosamente pungente e rigorosamente in rima,
amava polemizzare, prendere di mira vizi, virtù, le comuni
debolezze umane della quotidianità ed il malcostume sociale
e politico; da inesauribile e geniale artista del verso vi ha dedicato
con fedeltà, per tutta la vita, la sua vitale energia poetica.
Per Ilieschi, il “Trilussa sardo” ha vissuto a Cagliari
dal 1932, è stato sempre importante custodire e coltivare
un particolare legame affettivo e culturale con la sua Piaghe, paese
e “patria del cuore” a cui a dedicato impareggiabili
versi in logudorese. Il suono e il potere magico dei suoi componimenti,
sempre alimentati da un linguaggio ricco e armonioso, sono coinvolgenti
ed indirizzano emotivamente a puntuali riflessioni perché
si fondano e si fondono in echi interni e sentimenti collettivi.
Stimato collaboratore e redattore della rivista di poesia e cultura
sarda “S’Ischiglia”; curò anche rubriche
per “L’Unione Sarda”, con Aquilino Cannas, e per
la rivista “Làcanas” di Paolo Pillonca. Il meglio
della produzione poetica è raccolta nei due volumi Campanas
a repiccu (Cagliari, Della Torre, 1994) e Correddadas in “la”
minore (Selargius, Domus de Janas, 2002). A cura della figlia Bruna
è stato pubblicato postumo, sotto il titolo Schegge di un
tempo perduto, un volume con gli scritti pubblicisti del poeta negli
anni 1965-1974. Importanti e di prestigio i riconoscimenti conseguiti
dal poeta, tra i tanti il significativo e specifico premio satirico
al concorso “Rettore Diego Mele” di Olzai. È
invece del 2010 la prima edizione del concorso di poesia satirica
“Larentu Ilieschi”, vincitrici Maddalena Frau di Ollolai
(Sezione A) e Claudia Palmas di Santulussurgiu (Sezione B –
Scuola Elementare), organizzato dal Comune di Ploaghe, con la collaborazione
tecnica del Comitato per il Canto Sardo “A. Desole”,
per onorare la figura dell’illustre vate ploaghese.(C.P.)