Nato a Bolotana nel 1904 - deceduto la notte di Natale del '78.
In settantacinque anni ha realizzato più di 300 poesie in
limba, non sottraendosi mai a gare improvvisate, anche con i grandi
poeti estemporanei del Novecento. Di lui rimane una raccolta dei
suoi migliori versi, "Rimas mias", dove il poeta
ripercorre praticamente tutta la sua vita, vale a dire da quando
rimase orfano della mamma fino a "Sas urtimas rimas".
Tra le rime più belle e toccanti, sicuramente quella dedicato
ad un bambino di Bolotana nato cieco, dove thiu Costantinu ha sicuramente
colpito i sentimenti di tante mamme:
"Dami
sa vista, nessi pro un’ ora,
pro lu ider su visu ‘e mamma mia,
poi torrami zegu e sò cuntentu!"
In "Rimas
mias", la raccolta delle sue migliori composizioni, ha sicuramente
toccato tutti gli argomenti della vita quotidiana, dedicando poesie
anche ai grandi poeti scomparsi, quali Antioco Casula "Montanaru"
e Remundu Piras, che conosceva personalmente.Il poeta ha anche dedicato
dei versi alla Madonna, "Gosos de nostra Signora:"
"Ave
Maria, reina
ses de s’altu Paradisu
poi de s’antiga ruina
mudas su piantu in risu."
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Costantino